IMPORTANTE:

IMPORTANTE: SMETTERE DI LEGGERE NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE MENTALE.

sabato 4 dicembre 2010

Cenni sullo stile letterario

Abbastanza conosciuto in Sud America e in Europa, dove pubblica diverse raccolte di poesie e racconti, per alcune riviste specializzate, solo dal 2008 si affaccia all’editoria Italiana con il suo “Caffè degli anonimi – Tutto quello che non avreste voluto sentirvi dire”, raccolta di racconti satirici sull’Italia dei tempi moderni, che riscuote un interessante successo, soprattutto, attraverso i canali web, facendolo arrivare alle vette, tutt'ora, delle vendite di narrativa, attraverso il distributore nazionale IBS. Seguito artisticamente da una nota Agenzia Letteraria, dalla quale si distaccherà solo negli ultimi tempi, il suo volume partecipa a diversi eventi letterari, tra cui spicca, la Fiera Internazionale del libro di Torino. Nel 2010 decide di far uscire in tirature limitate, con una etichetta indipendente, “Vicolo G – La vera storia del caffè degli anonimi”, dove, tra personaggi folcloristici, sogni e difesa dei diritti civili, uno dei protagonisti è lui stesso.
Nel maggio successivo partecipa, nuovamente, all'evento più importante italiano, la Fiera del Libro. Il vero successo, però, lo si deve alla sua partecipazione, abbastanza costante, sulla sua pagina ufficiale nel social network Facebook, che vanta quasi 14.000 iscritti, dove l’autore distribuisce pensieri e prose e, talvolta, commenta.
Oltre al suo blog ufficiale, irriverente e colorato. E’ noto anche per aver montato e creato dei video prosa con diverse basi musicali, prima neri e poi implementati da immagini, poi divenuti, talora, anche, vocali. Alcuni dei più noti: “L’amore e altri rimedi”, con 3.700 visualizzazioni sul canale youtube, “L’uomo che soffia”, storia ispirata alla bimba africana di nome Friha, “La meta”, incentivazione alla resistenza nella vita, “Odio la gente che si nasconde tra la gente”, nel suo stile più irriverente.
Tra le sue prose romantiche, ricordiamo: “Senza sonno” – “Femme”- “Tu cuerpo”, tanto per fare alcuni esempi, e la stupefacente “Visione di Libertà in 3D come donna che svanisca all’alba dal mio giaciglio”, unico titolo lunghissimo.
Volto, appositamente, non visibile, immagine più nota quella oscurata, mentre l’artista è pensieroso sui piani alti della Torre Eiffel, ma visibile solo dal vivo, nei suoi interventi fieristici, “Non voglio che la Mia immagine influenzi la Mia scrittura…” – ride – “…, poi, non mi piace essere riconosciuto per strada, non sono un attore!”. Noto anche per il vezzo della scrittura discorsiva, impreziosita dalle sue “maiuscole”, le quali definisce personalizzanti e non supponenti.
Lavora instancabilmente, ma non riuscendo a completarlo mai, quasi fosse impossibile mettere la parola fine alla sua Biografia "L'uomo che cammina".
Nel Giugno del 2013 il Gruppo Editoriale Italiano David and Matthaus richiede allo scrittore l'esclusiva su tutti i suoi lavori per un periodo iniziale di 5 anni.
Pablo torna a scrivere, dopo molti anni, per la sua Italia.

(Copyright© by Pablo T)  

domenica 21 novembre 2010

Solo Rispettando

Solo rispettando l'identità di ogni Uomo, di ogni Stato, di ogni Religione, s'impara a comprendere il proprio tempo e i propri errori.

lunedì 15 novembre 2010

RICORDO

    E, salirai sul MIO Treno, se troverai il Coraggio.

Il MIO treno viaggia sulla Linea del Ricordo.

Abbandona la Terra della dimenticanza e,
oltrepassa i Campi di Frumento.

Si lascia dietro la Scia dell'Indifferenza e la Sordità dell'Idiozia della Guerra.











Spaventa i vili con lo Stridio delle rotaie, ma avanza e, non lo puoi più fermare.

E, corre a cercare Giustizia, perchè è Assetato, morde l'Opulenza per dare cibo all'Africa.

Si ferma in Ogni Stazione in cui veda un Bambino, perchè saluta un Nuovo Uomo,

che non abbia paura di Abitare il Mondo e di Credere che, la Guerra, la Sua Demenza,

è solo un Brutto Ricordo.

mercoledì 10 novembre 2010

CamminaMI

CantaMI, Mia Amica, le gioie che non conosco.

Suona le corde della Mia Rabbia, tramutandole in Note d'arpa.

ConfezionaMI la Pace, in quest'Anima che non riconosce sconfitta.

CarezzaMI la Testa, prima di farMI deambulare per il Mondo scalzo e con indosso il MIO solo Orgoglio.

ConcediMI di ricominciare Domani a lottare, come rondine che non cerchi riparo.

ParlaMI di Storie di Marinai, di Mare calmo e di Vele spiegate.

DonaMI i Tuoi abracci, come Venti afosi dopo un anno di gelo.
CamminaMI, instancabilmente, l'Anima.

domenica 7 novembre 2010

IO LOTTO ANCHE PER ME

Non amo la diplomazia, ormai, questo Ti è chiaro.

Perchè in questo strano Mondo ho bisogno di Tutto, fuorché dell'apatia.

E, rubo l'ipocrisia dei Governanti, per darla da mangiare ai porci.

E, non indosso una divisa, preferendo la MIA panchina fredda da desaparecido.

E, non comprendo la violenza, perchè non perdo il MIO Tempo a decifrare l'idiozia.





Ingiurio il vile, perchè non MI serve.

Non credo alle fiabe e vivo dove alberga il Vento.

Non MI stanco di chiedere a Dio di affacciarsi dal Suo Attico e, se opportuno, pisciarCI in testa.

Non presumo di avere in Tasca nessuna verità, ma M'industrio per crearne Una, che sia l'Illusione di Cambiare il Modo di Pensare, di credere che il confine dell'abuso abbia termine in Ogni Nostro Gesto.

IO LOTTO, perchè Altro non so fare.

venerdì 5 novembre 2010

IO TI CERCO

Come una questione non risolta,
IO Ti vengo a cercare,
come un cappio scorsoio stretto alla coscienza,
IO Ti invito a rammentare.
Come un megafono, perennemente, acceso,
IO Ti esorto a reagire;
come una farfalla che si agita convulsa
sulla lastra di vetro della Tua finestra,
IO Ti chiedo di liberarMi.
Come baccano nella testa,
IO Ti invito a salire ed unirti a NOI.
 Come sole che ti acceca,
come l'alba che ti trova,
come fiume che si abbandona al mare,
come specchio accanto al lavabo,
come l'arte di arrangiarsi,
come un violinista sul ciglio di un marciapiede,
come calore dopo un anno di gelata,
come cera che cerchi il suo fuoco,
come acqua che disseti nel deserto,

IO TI CERCO

mercoledì 3 novembre 2010

DEDICATO A VOI

Che sia un libro, una canzone, una poesia...che siano gli occhi di un bambino nato senza volerlo o il sangue di un soldato scaraventato in trincea senza sapere bene il perché.
Che sia il volo di un gabbiano interrotto dal rumore dell'elica di un caccia bombardiere...
Che siano il mare e i suoi pesci, che urlano le barbarie degli inquinamenti o, l'Occhio di Belzebù, travestito da buco dell'ozono...
Che sia un politico o un parassita mai stanco di dir bugie e di suggere il sangue di chi cade da un ponteggio per mettersi sotto i denti un pane raffermo...
Che siano le Nostre coscienze a strisciare fuori e gridare dignità...
Che sia qualsiasi cosa a farci comprendere che questo Mondo deve finalmente cambiare...
Dedicato a tutti Voi...

(Copyright© by Pablo T)  

lunedì 1 novembre 2010

VIAGGIO

 Ti cerco le mani, lungo Tutto il Viaggio.
Con il Viso appiccicato al Finestrino del Mondo, Sogno.
Lascio l'autostrada del Sapere, per raggiungere la Tua Via in salita.
Con la Tristezza nel Cuore, domando.
La Mia Vita è un'autostrada che farà una Sola fermata, la TUA.
La Mia Vita è un unico Viaggio.
Il Mio Viaggio ha come Capolinea TE.
Il Mio Viaggio è il Tuo Viaggio.
Ho bisogno di Te per la Mia insistente Lotta Sociale, per realizzare.

IO Ti Viaggio, alla ricerca di un Cambiamento Comune.

Pablo T - Congo oltre lo sguardo

Pablo T - Viaggio Frammentato - Congo oltre lo sguardo

lunedì 25 ottobre 2010

L'uomo che cammina - In ricordo di Friha

HO ALTRI PROGETTI

Colpa del buco nero di MIA madre, se ora sono qui. Ma, ormai, non mi schiodo.

Affacciato dapprima e, infognato, poi, in questo asettico Nuovo Millennio.

Il Millennio della dimenticanza, del vezzo, della sopraffazione, degli ideali seppelliti e dimenticati, del vacuo come medicina, della apatia come cura.

Non lucido la MIA auto fiammante dentro il garage. ME ne fotto.

Non accendo la televisione come iniezione dipendente di informazione. ME ne fotto.

Non faccio la spesa, cercando il regalo dentro le convenzioni, da tre, in promozione.

ME ne fotto.

Non ho come unico e solo obiettivo di vita la conservazione standardizzata del nucleo familiare omogeneo, perbenista, statalista e falsamente religioso. IO ME ne fotto.

Non perdo il MIO tempo a comprendere chi non ricerca il modo di ottenere Voce.

Non comprendo la politica odierna. ME ne fotto.

Non comprendo lo status operandi dei governanti. IO Me ne fotto.

Non voglio comprendere l’ipocrisia. IO la svergogno.

Non perdo un solo istante ad ascoltare le ragioni dell’idiozia, dell’imbecillità. IO li sterilizzo.

Non sento ragioni sul lassismo, sull’immobilismo intellettuale, sulla autonegazione dell’Azione del Pensiero.

 IO li brucio, senza pietà.

Sono Duro, Intransigente, assolutamente NON recettivo ai pregiudizi, ai preconcetti, a chi non vuole ascoltare le ragioni altrui, se queste vivono e crescono nell’oggettività.

IO li getto nelle bocche putride delle latrine.

Ho altri progetti. Progetti comuni.

Conosci Pablo T?